Tra gli obblighi non delegabili del Datore di Lavoro vi è la nomina del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione.
Quest’ultimo può essere interno all’azienda oppure nominato esternamente, con le seguenti limitazioni, che obbligano la nomina di un addetto interno:
- nelle aziende industriali a rischio incidente rilevante;
- nelle centrali termoelettriche;
- negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995,
n. 230, e successive modificazioni; - nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
- nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;
- nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
- nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori.
Scegliere di affidare l’incarico di RSPP a terzi può avere dei vantaggi sostanziali, poiché spesso il Datore di Lavoro non ha il tempo materiale per poter acquisire quelle competenze (nonostante il corso) che sono necessarie a gestire la sicurezza in azienda.
L’effettuazione del ruolo di RSPP da parte del Datore di Lavoro può essere una soluzione che però richiede un supporto esterno che si occupi nello specifico di effettuare certe valutazioni. Nel caso in cui il RSPP sia un lavoratore, spesso accade che il sovrapporsi di ruoli sullo stesso lavoratore non permetta a questo di adempiere a tutti quegli obblighi che gli sono assegnati.
In questi casi, è senza dubbio una scelta saggia, nell’interesse della tutela dell’azienda, affidare a qualcuno che svolge l’attività di Valutazione dei Rischi a tempo pieno, l’incarico di RSPP.
Questo si occuperà di tenere traccia delle scadenze, aggiornarsi in materia di variazioni legislative e soprattutto applicare quelle condotte richieste dalla normativa, che prevedono competenze specifiche e approfondite, onde evitare che il personale interno sia coinvolto in una gestione del rischio che non è in grado di affrontare, esponendo i Lavoratori a dei rischi ed il Datore di Lavoro ad una colpa in sede processuale.
Purtroppo la nomina di un RSPP esterno può portare a non avere la presenza fisica costante del consulente, come invece sarebbe opportuno avere.
Per questa ragione i professionisti di Quid valutano preventivamente e sottoscrivono con il Datore di Lavoro il numero di ore minime in cui saranno fisicamente all’interno dell’azienda per gestire il Servizio Prevenzione e Protezione; onde evitare che si instauri un pericoloso meccanismo di lavoro a distanza o ancor peggio una costante assenza del RSPP in azienda.
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